lunedì 26 settembre 2016

Barbra Streisand




Nel crogiolo anti-positivista di questo fugace ( ma non tanto) quanto sciagurato (o presunto tale) interesse, continua a imperversare il tracollo emotivo, quasi sempre incombente, costantemente sali-scendi, un dannato yo-yo.


Come già presumevo di voler fare, mi esibirò nella più inetta e sfacciata delle indifferenze, nel più inconsulto e suicida "ops, non ti ho visto", ovvero nel più folle dei deliri masochisti.

Di sicuro potrebbe aiutarmi a capire perché ora come ora nuoto in un tanto metaforico quanto sentito oceano di Jack Daniels. 

Nel frattempo indugerò in pensieri zuccherosi di terze parti amiche, e dei loro non-fidanzati, che pur di guardarle un secondo in più nel bianco degli occhi sono disposti a passare per gay urlando alle moltitudini "Mi piace Barbara Streisand".

**Perplessamente vostra**

*MaryA*

venerdì 23 settembre 2016

Autolettura




Lui non c'è, ed io sto rivalutando, smontando e rimontando una serie di dettagli. Sto studiando la faccenda nell'unico modo in cui posso, attraverso i miei comportamenti e i miei atteggiamenti, dato che, chiaramente, riguardo ai suoi tutto si agita nel mare delle ipotesi.

Per quanto io trovi ridicole e irrilevanti le tattiche credo di essere stata troppo limpida, emotiva e spontanea in questa interazione. 

Ho deciso di formalizzarmi quanto basta; non so se ci riuscirò, non so se è la cosa giusta da fare, e ho paura che un domani potrei trovarmi ad attribuire un eventuale esplosione di tutto questo a me stessa e a questo cambio di rotta. Ma procedendo come ho fatto fin'ora non ci ho comunque capito un accidenti, per cui...

Ho solo una preghiera...


Budda, Odino o chi per te, scampami da un'uomo impegnato e contento ma attratto e/o compiaciuto dal mio interessamento, Amen!!!

mercoledì 21 settembre 2016

Inciuci...




Il singolare fascino di un ufficio che prende sul serio "le pari opportunità" è che c'è una moltitudine di donne da gestire. Essere single in un posto dove il 90%, anche gli insospettabili, è sposato/fidanzato ecc... talvolta con altri interni/e, innesca processi surreali.

All'improvviso le più vrenzole dell'ufficio (per l'esatta definizione di vrenzola consiglio una ricerca su google) ti scrutano e ti guardano con sospetto. Per innescare questa drammatica catena di eventi è sufficiente chiacchierare con un uomo sposato/fidanzato in modo amichevole.

A fine giornata non importa se sei una persona socievole o una rovina famiglie...sei a prescindere una sorvegliata speciale!

Per fortuna non ci turba XD

martedì 20 settembre 2016

Pupi di zucchero.




Un'antica tradizione siciliana porta avanti usanze ancestrali che toccarono un tempo varie zone del meridione. Quella di celebrare i morti a metà autunno con dolci e questue; oggi è nota come Festa d'Ognissanti, o anche, nella sua versione più main stream, Halloween.
Ma in alcune zone della Sicilia le vetrine delle confetterie sono ancora oggi affollate di pupi di zucchero.

Oggi ho detto a qualcuno che và in Sicilia di comprarsi un pupo di zucchero...e quanto ad eccentricità ovviamente ho vinto una nuova coccarda. L'improbabile diventa certezza? Devo essere in zona XD

Ma lascio a voi l'ardua sentenza.

Io mi ritiro nei pensieri confusi del giorno, di carta, zucchero e sale.

lunedì 19 settembre 2016

Ricordati sempre di accendere la luce...



Quando si tratta di immaginare l'inizio e il corso di una giornata si ha a che fare con la più impredicibile delle cose. 
Ci sono giornate che con le premesse peggiori diventano momenti di svolta positivi, punti cardine della nostra vita, ce ne sono altre che nascono per essere splendide e terminano in modo disastroso. E poi ci sono le giornate vuote, quelle che si susseguono una uguale all'altra, alcune con lievi tratti positivi, allegri, altre connotate da buio, delusione e oscurità costante.

Oggi per me è stata una di quelle giornate, non è accaduto nulla di negativo, anzi, ha segnato l'inizio di un arricchimento nel mio percorso lavorativo, ha apportato novità, che personalmente non ho mai visto come una fonte né di bene né di male, ma come cose nuove da vedere, fare, toccare, il che nel mio modo di intendere il mondo, non è mai negativo.

Eppure una piccola stilla di delusione, proveniente dall'uomo in questione, mi ha rabbuiata profondamente.

Non amo che mi si legga in faccia quello che penso, ma la limpidezza è un "regalo boomerang", e quindi la fatica di nascondere quello che si agitava sotto la superficie mi ha del tutto sfinita.

Quando sono uscita dall'ufficio, mi sono goduta la consueta mezz'ora nel traffico e l'idea di quello che mi restava da fare mi ha privata delle poche energie residue.

Vagavo come uno spettro tra gli scaffali di un supermercato quando è stato un bambino, di non più di 5 o 6 anni, ad accendere la luce per me.

L'ho guardato e gli ho sorriso, e mentre proseguivo lo sento dire "la signora è bella" suo padre gli ha detto "shhh non si dice" e il bambino "perché papà è bella" e per tutta risposta ha lasciato la mano del padre e ha deciso di dirmelo di persona "signora sei bella!" e al mio "grazie" ha riso ed è corso via, mi ha acceso la luce. 

Inutile dire che non ero né bella né riposata ma mi serviva il sorriso di un bambino per ricordarmelo, ogni giornata può essere un pieno o un vuoto, ma vale sempre la pena di accendere una luce.




venerdì 16 settembre 2016

Ufficio...so




Non mi dilungheró su questioni come "sparii", "perdonate la lunga assenza",ecc, ma sono felice di riscrivervi.

Ora arriviamo al dunque. L'ufficio, questo luogo di gioia o supplizio. 
Il mio personalmente di norma è una gioia, non che manchino acredini e antipatie ma il tutto è gestito, devo dire, in maniera piuttosto sana di mente. E se è vero che nei limiti dell'umano mi gestisco discretamente i colleghi che amo, quelli non sempre facili e quelli da cui diffido, non gestisco ugualmente bene gli uomini. Una categoria particolare di collega, quello che ti interessa. 

Il panico, il caos e il nulla cosmico sono padroni incontrastati della scena. La totale incapacità di cogliere segnali è all'ordine del giorno. il dubbio e l'ansia ti fanno compagnia nella pausa caffè e la certezza matematica che l'unica cosa da fare sia rompersi le palle e passare oltre ti accompagna a casa tutte le sere e ti fa da consulente.

Oggi dei teneri tuoni e un diluvio eccezionale rendono il tutto più romantico.

In sintesi, l'importante è che se ti colpisco prima o poi invitami a prendere un caffè...se non sei già impegnato please, e possibilmente prima che subentri l'ulcera a scaldarmi il cuore nelle fredde serate invernali.